Perché è così difficile essere figli?

Questa è una domanda spesso vissuta come un grande tabù, anche se ognuno di noi, chi più chi meno, almeno una volta nella vita si è sentito davvero scomodo nel ruolo di figlio.

In realtà il ruolo più facile da ricoprire dovrebbe essere proprio questo, perché è l’unico in cui siamo nella posizione di ricevere, con gratitudine, senza fare altro.

Vedo già i tuoi occhi strabuzzare e la tua mente riempirsi di punti interrogativi:

«Come posso ricevere se mi sento sempre il principale responsabile della felicità dei miei genitori?»

È proprio qui che inizia il grande conflitto, derivante dal retaggio cattolico, che si traduce nel messaggio, chiaro o tra le righe: i figli hanno il dovere di occuparsi dei genitori e sono responsabili della loro felicità. 

Questo condizionamento negli anni ha alterato il funzionamento naturale di ogni sistema famigliare.

Oltretutto è viva la credenza che i genitori amino sempre e incondizionatamente il figlio e, se c’è un conflitto, è sempre il figlio che è ingrato!

Quindi perché, nel momento in cui ricevi, ti senti in dovere di sistemare la vita dei tuoi genitori e ti sembra di non fare o essere mai abbastanza come figlio/a?

Le cause vanno ricercate all’interno degli equilibri su cui si sono formati i sistemi famigliari; questo principalmente avviene in seguito a una violazione sistemica che non permette all’amore di fluire all’interno del tuo sistema, e quindi della tua vita. Vediamo insieme qualche esempio:

1. I genitori non sono veramente adulti. È il caso che si verifica quando essi non sono in grado di mantenere da soli la propria vita in equilibrio e sono ancora girati verso i propri genitori a cercare conferme o affetto e comprensione che non hanno ricevuto da piccoli. In questo caso il figlio non viene “guardato” e deve attivare una strategia per essere visto, solitamente cerca di compensare le mancanze dei nonni verso mamma e papà e stringe un patto invisibile in cui promette al genitore di rimpiazzare l’amore mancato.

2. La coppia di genitori non è autentica e stabile ma continuano a stare insieme per il “bene” dei figli. Anche in questo caso avviene una violazione sistemica e il figlio viene caricato di una responsabilità che non è sua, quindi non può rimanere semplicemente figlio ma, per mantenere al sicuro l’amore da parte dei genitori tenendoli insieme, si fa carico delle mancanze di uno dei due. Ad esempio una figlia si convince che la mamma non sia all’altezza di papà, diventa l’opposto di mamma e in questo modo “crede” di poterla sostituire al fianco di papà: questo è un esempio tipico della donna adulta che continua a criticare la mamma e solitamente proietta questo giudizio anche sulla suocera.

In ogni caso, anche diventando l’opposto di mamma la figlia non è comunque sé stessa e magari si priva della possibilità di sperimentare parti di sé escludendole a priori.

3. Irretimenti da parte di esclusi dal sistema. Anche in questo caso il figlio non può stare al proprio posto di figlio perché viene chiamato a ricoprire, all’interno del sistema famigliare, un ruolo che non è il suo. Ad esempio:

Papà è un figlio illegittimo e il nonno viene escluso dal sistema; il suo posto rimane vuoto e il sistema va in compensazione (non può esistere un posto vuoto nel sistema perché altrimenti non potrebbe esistere la vita) cosicché un discendente viene “irretito”, ossia si fa rappresentante dell’escluso in modo che il suo posto non sia più vuoto. In conseguenza il figlio sente emozioni e fa sue idee che non appartengono a lui ma all’antenato escluso, si fa carico di battaglie che non sono le sue e non può vivere il proprio destino.

Questi sono solo tre esempi generici. Tuttavia, questo è un fenomeno sempre più riconosciuto da tutti, perché tutti siamo figli per forza di cose, e sempre di più sentiamo la forza della vita che ci spinge verso un’evoluzione; il sistema famigliare che abbiamo alle spalle però ci trattiene con forza nelle vecchie idee e paure.

Come si fa a uscire da tutto ciò?

Le costellazioni familiari sono lo strumento più specializzato nelle tecniche di risoluzione degli squilibri nei sistemi familiari. Nei prossimi articoli approfondiremo sempre di più questo argomento.

Vi lascio con una breve citazione di Bert Helliger, il creatore delle costellazioni familiari, che apre a una visione nuova rispetto a ciò che si nasconde dietro il complesso rapporto figli-genitori:

«Ciò che accade accade per Amore e ciò che grazie all’Amore viene mantenuto può essere sciolto e annullato solo nell’Amore.

C’è un futuro solo per chi è in sintonia con il passato.»

In questa frase è contenuta una verità essenziale che sta alla base della risoluzione di tutti i nostri problemi come figli:

– dietro alla rabbia e alla frustrazione che proviamo per i nostri genitori c’è sempre un grandissimo amore cieco.

– questo tipo di amore porta inevitabilmente il figlio a farsi carico di un dolore e di una sofferenza di cui non è responsabile.

Solo trasformando questo amore cieco in amore di luce, vale a dire amore al servizio del sistema e della vita, è possibile tornare a guardare a noi stessi e al nostro futuro senza rimorsi e sensi di colpa, iniziare a prendere totalmente la responsabilità della propria vita, nella pace.

Questa è la magia che accade nelle costellazioni familiari.

Rimanete con la Bancarella Olistica se questo argomento vi ha toccato perché ne parleremo approfonditamente.

Se vuoi approfondire con me la tua situazione contattami a: liberalatuanatura@gmail.com

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