
2° Oroscopo di Marzo
Salve a tutti amici de “La Bancarella olistica”, ritorno per la seconda volta su questi schermi in questo mese per parlarvi degli eventi astrologici che interesseranno gli ultimi giorni di marzo!
Salve a tutti amici de “La Bancarella olistica”, ritorno per la seconda volta su questi schermi in questo mese per parlarvi degli eventi astrologici che interesseranno gli ultimi giorni di marzo!
Sono state settimane “pesanti” quelle che abbiamo trascorso, soprattutto nel mese di gennaio, che con difficoltà riusciamo a lasciarci alle spalle. La stagione del Capricorno è stata fredda, buia e introspettiva, seguita da quella dell’Aquario che ci ha messo nelle condizioni di “risvegliarci” dal letargo in cui eravamo caduti e aprire gli occhi su nuove realtà e punti di vista.
Salve a tutti, amici de “La bancarella olistica”, sono Peppe di “astroguide.evo”, l’astrologo che curerà la parte del sito relativa all’astrologia. Vediamo insieme quali sono gli eventi astrologici protagonisti di questo mese e come possiamo sfruttare al meglio le energie che ne corrispondono. Non ci rimane che avventurarci subito nel
Fondatrice de "La Bancarella Olistica", Chiara è una cristalloterapeuta livornese con una laurea in Economia. Completato il corso in Tecniche Avanzate di Cristalloterapia, è stata attivata alle pratiche giapponesi originali del Reiki Ryoho di Usui, e ha seguito percorsi di Meditazione nonché seminari di Sciamanesimo. Chiara individua nel cristallo un potente strumento a servizio dell’intento della persona nei processi di trasformazione e guarigione psicofisica. Il Tema dell'Energia rappresenta la sua passione principale assieme a tutte le tecniche che guidano l'individuo a una vera propria evoluzione dell'anima.
Dire che la musica ha da sempre avuto un ruolo fondamentale nella mia vita, non rende neppure lontanamente l’idea dell’importanza che la sua influenza ha avuto su di me e sulla persona che sono oggi. Del resto, ho sempre cantato da che mi ricordi, ore ed ore trascorse a cantare o a suonare: era il mio rifugio, l’unico modo che avevo per lasciar fluire quell’immensa quantità di emozioni che, per la bambina ipersensibile che ero in mezzo a tutto quel caos, erano davvero troppe.
La vita è un flusso costante di esperienze: alcune sono meravigliose, molte altre ordinarie e alcune difficili da affrontare.
Quando ci ritroviamo a vivere quest’ultimo tipo di esperienze, che spesso ci lasciano con l’amaro in bocca, la nostra mente non vuole saperne di passare oltre. Rivisita e rivaluta tutti gli errori, analizza ogni più piccola sfumatura e riavvolge il nastro nella speranza che tutto possa tornare come prima.
Più o meno tutti sappiamo che le mani si possono leggere, ma non tutti sanno come.
La lettura delle mani vanta una storia molto antica; i primi riferimenti risalgono addirittura a 5000 anni fa e si trovano contenuti nei testi vedici indiani. Nel corso del tempo questa pratica si è evoluta notevolmente ma ha anche portato con sé alcuni falsi miti!
«Catrame e cemento» era quello che il ragazzo della via Gluck trovava ritornando alla sua vecchia cascina della periferia milanese, ai limiti della città che cresceva, e non trovando più il verde si chiedeva «perché continuano a costruire le case / e non lasciano l’erba».
«Dottoressa, non sono proprio capace di dire di no; dico di sì a tutto ciò che gli altri mi chiedono e poi non rimane niente per me».
Questa frase emersa in terapia, da sola, dice tutto.
È curioso l’approccio che abbiamo con la felicità. Siamo alla ricerca di qualcuno che ci dica come vivere meglio, che ci dia una frase, una routine, un esercizio, un qualcosa che sia la soluzione ai nostri problemi. Ma forse il problema sta proprio lì, in quel modo di pensare. E se cerchi nel posto sbagliato è difficile trovare una risposta.